Siglato un Protocollo d'Intesa tra la Provincia e la Guardia di Finanza a tutela del corretto impiego delle risorse finanziarie del PNRR

Data di pubblicazione:24 Febbraio, 2023

Area di attività
immagine

Presso la Sala Nardi del settecentesco Palazzo Vivarelli Colonna, sede della Provincia, è stato oggi siglato un protocollo d’intesa tra la Provincia di Pistoia e il Comando Provinciale della Guardia di Finanza, volto a rafforzare la tutela della legalità, nell’ambito dell’azione amministrativa connessa all’impiego delle risorse pubbliche, nel pistoiese, con particolare riguardo a quelle messe a disposizione dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza(PNRR).

L’accordo firmato dal Presidente della Provincia Luca Marmo, e dal Comandante Provinciale Colonnello Stefano Lampone – alla presenza del Prefetto di Pistoia Dott.ssa Licia Donatella Messina, che ha accolto con grande favore l’iniziativa, quale concreto esempio di collaborazione interistituzionale – ha lo scopo di delineare modalità condivise di coordinamento e cooperazione idonee a supportare, nel rispetto delle rispettive prerogative istituzionali, la legalità economica e finanziaria nella provincia, con particolare riferimento all’utilizzo delle risorse pubbliche derivanti dal PNRR.

Al centro della collaborazione, l’instaurazione di uno stabile canale di comunicazione – attraverso l’individuazione di specifiche figure di riferimento – mediante il quale la Provincia veicola al Comando Provinciale della Guardia di Finanza segnalazioni qualificate, costituite da informazioni e notizie circostanziate ritenute rilevanti per la repressione di irregolarità, frodi e abusi di natura economico-finanziaria, di cui sia venuta a conoscenza quale soggetto destinatario finale/beneficiario/attuatore o quale stazione unica appaltante.

La Provincia, inoltre, metterà a disposizione della Guardia di Finanza dati e informazioni utili al perseguimento delle finalità collaborative, con particolare riguardo agli interventi, ai realizzatori o agli esecutori collegati alle misure in questione, onde consentire lo sviluppo di autonome attività di analisi e controllo.

Il Comando Provinciale, quindi, assicurerà il raccordo informativo e l'interessamento della componente territoriale competente per l’esecuzione di eventuali accertamenti e controlli d’iniziativa e, nel rispetto delle norme sul segreto investigativo penale, sulla riservatezza della fase istruttoria contabile e sul segreto d’ufficio, comunicherà alla Provincia, laddove necessario per svolgimento dei relativi compiti istituzionali e limitatamente alle informazioni necessarie per tali adempimenti, le risultanze emerse all’esito dei propri interventi.

Il Prefetto di Pistoia ha evidenziato che “il PNRR rappresenta un’opportunità straordinaria per il territorio e, per questo, richiede un impegno particolare da parte dei soggetti attuatori, gli enti locali, che devono essere affiancati e sostenuti. Le ingenti somme dei finanziamenti per la realizzazione dei progetti possono attrarre la criminalità organizzata. Lo sforzo della Pubblica Amministrazione è, quindi, mirato ad un’azione di prevenzione e di monitoraggio, come previsto dal Protocollo. Per quanto riguarda la Prefettura, tale azione verrà espletata secondo la normativa vigente attraverso i controlli antimafia”.

Il Presidente della Provincia ha osservato che “l’accordo segna un momento di collaborazione interistituzionale stretta come si conviene ad una fase come quella attuale, contrassegnata da risorse importanti derivanti dal canale PNRR. Ancora più opportuna in forza del fatto che la Provincia gestirà le procedure di gara anche per conto della maggioranza dei Comuni del territorio”.

Il protocollo prevede, anche, la possibilità di organizzare momenti formativi e corsi di aggiornamento professionale rivolti al personale preposto allo svolgimento delle rispettive attività d’istituto, al fine di favorire la condivisione e la diffusione delle migliori procedure operative, anche in tema di collaborazione attiva antiriciclaggio e segnalazione delle operazioni sospette, nonché di affinare la capacità di individuare gli indicatori di potenziali anomalie.

L’odierno accordo si inquadra nella generale strategia di contrasto alla criminalità economico-finanziaria costantemente portata avanti dalla Guardia di Finanza, che non può prescindere dalla stretta sinergia con gli altri attori istituzionali che operano sul territorio, incrementando la possibilità di intercettare e combattere, sul nascere, le manifestazioni di illegalità, che tentano di radicarsi nel tessuto sano del Paese.